Come si Festeggia la Settimana Santa in Puglia
La Pasqua in Puglia è un evento unico che viene atteso durante tutto l’anno ed legato a riti e tradizioni antichissime. La settimana santa è infatti il momento in cui si concentrano tutte le festività e si manifesta al massimo il folklore popolare. Nei paesi i riti religiosi legati alla morte e alla resurrezione di Cristo si mescolano alle consuetudini tramandate nei secoli e radicate tutt’oggi nei paesi e nei piccoli centri della Puglia, immersi nella natura e circondati da un paesaggio mozzafiato.
Durante la settimana santa va in scena la passione di Gesù Cristo, la gente scende in strada e fra le vie intricate prendono vita le processioni che guidano le statue verso il centro storico, cortei di donne e uomini incappucciati accompagnati da musiche e canti solenni. Secondo la tradizione già prima della Settimana Santa nelle piazze e nei teatri vengono allestite rappresentazioni che rivivono la Passione di Cristo, come ad Altamura o a Conversano dove gli attori in costume ripercorrono quanto accadde secoli fa. In quei giorni le campagne e le strade dei centri storici vengono percorse da centinaia di processioni, una diversa in ogni paese, con proprie tradizioni e riti che vengono seguiti meticolosamente e soprattutto sono molto sentiti dalla popolazione. Fra le processioni più famose troviamo quella della Sacra Spina ad Andria, quella dell’Addolorata a Bisceglie e Bitonto, ma anche quella della Desolata che si tiene a Canosa e Gallipoli.
La processione più diffusa è quella dei Misteri originaria di Molfetta ed estesa a quasi tutti i paesi della Puglia. A Conversano invece si tiene la processione del Santo Legno, mentre a Monte Sant’Angelo e Botrugno va in scena la processione del Cristo Morto. Troviamo poi la processione degli Otto Santi a Ruvo di Puglia e la processione della Pietà, a Molfetta. Un’altra tradizione della Settimana Santa in Puglia è quella dei pellegrinaggi, fra i quali il più famoso è il pellegrinaggio al Sepolcro di Cristo che in ogni paese viene compiuto in una chiesa diversa. Ad esempio a Noicattaro troviamo il pellegrinaggio nella chiesta dei Cruciferi, a Francavilla Fontana avviene nella chiesa dei Pappamusci, mentre gli abitanti di Taranto compiono il loro pellegrinaggio nella chiesa dei Perduni.
Infine i rituali della Settimana Santa si concludono in Puglia con la gloriosa processione della Resurrezione accompagnata da fuochi d’artificio e ricchi banchetti. Ma le protagoniste incontrastate di questo momento magico dell’anno sono le antiche confraternite che in Puglia custodiscono i segreti del folklore popolare e lo tramandano nei secoli. I membri delle confraternite, vestiti con il saio, la cotta e i cappucci – diversi a seconda della tipologia – hanno come compito principale quello di trasportare per le strade le diverse statue, permettendo ai fedeli di fare penitenza, pregare, celebrare la morte e resurrezione di Cristo e la loro fede nella Madre dei Sette Dolori. Ad esempio a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, la confraternita guida la processione dell’Addolorata sventolando nella notte buia le famose fracchie, ossia gigantesche torce trascinate per le strade con carri e catene di ferro. A Canosa invece centinaia di donne con indosso un velo nero che le copre completamente guidano la Madonna Desolata intonando canti tradizionali e danzando.