Pasqua in Puglia 2014
In Puglia la Pasqua è una festività molto sentita che viene festeggiata seguendo determinanti riti, rispettando la tradizione e attenendosi ad una particolare liturgia che da secoli viene tramandata in questa terra di generazione in generazione. Una delle tradizioni più antiche legate alla Pasqua in Puglia riguarda la Quaresima. Durante questo periodo in alcuni paesi è usanza appendere per le strade, con una corda che passa da un palazzo all’altro, dei pupazzi di paglia. Questi rappresentano le settimane che dividono il giorno delle ceneri dalla Pasqua. Dunque ogni settimana uno dei pupazzi di paglia viene bruciato indicando man mano quanto tempo manca al momento fatidico della Pasqua.
Con l’arrivo della Pasqua in Puglia 2014, le usanze e i rituali da seguire si moltiplicano in un coinvolgimento sempre più forte e intenso con quanto accadde secoli fa. Il giovedì Santo l’altare delle chiese di ogni paese viene abbellito con fiori campestri colorati, spighe di grano e nastri. In passato i contadini, essendo molto poveri, usavano addobbi semplici ricavati dalla terra e da ciò che possedevano come le lenticchie, i fagioli, i semi di grano o di orzo. I bambini raccoglievano dai campi fasci d’erba prima che divenissero verdi e li ponevano a riposo in luoghi bui per lungo tempo. In questo modo i fili d’erba assumevano un colore giallo oro e venivano usati per abbellire l’altare.
Ancora oggi, come in passato, le sacre funzioni sono un appuntamento imperdibile non solo per i fedeli, ma soprattutto per i turisti e i curiosi che vogliono conoscere da vicino il folklore e le tradizioni della Puglia. Nei paesi la gente si riunisce in piazza e dopo la messa entra nelle altre chiese minori per rendere omaggio ai sepolcri. In passato l’usanza imponeva di fare visita almeno a sette sepolcri, in particolare questa consuetudine è ancora molto forte oggi ad Andria, dove gli abitanti il Giovedì Santo rendono omaggio alle statue lignee che rappresentano la morte e la passione di Gesù. Questi splendidi capolavori dell’arte, che saranno condotti in processione il Venerdì Santo, si trovano custodite nella chiesa del Purgatorio. Quando qualcuno faceva il suo ingresso in chiesa, durante la settimana santa, doveva mangiare un confetto che veniva messo da parte durante tutto l’anno per mangiarlo poi proprio in quell’occasione. Mentre un tamburo, posto di fronte alla chiesa principale, suonava le donne e gli uomini sfilavano a braccetto, entrando nelle chiese e lasciando omaggi nei sepolcri in cui si recavano.